Lo stabilisce il protocollo nazionale caldo. Dalle 12,30 alle 16,00 sono sospese tutte le attività lavorative che abbiano queste caratteristiche:

  • esposizione dell3 lavorator3 al sole;
  • Area a rischio;
  • Giorni di picco delle temperature;
  • Attività fisica intensa.

L’esposizione al sole è una valutazione rimandata alla singola azienda, l’individuazione delle aree e dei giorni di picco invece sono affidati alla piattaforma nazionale, mentre l’attività fisica è rimandata alle categorie di lavorazioni, ovviamente agricoltura, floro-vivaistica ed edile in cima alla lista.

Tanto vale anche per le attività svolte nel pubblico impiego o in appalto, fatta eccezione per tutto ciò che riguarda interventi urgenti, d’emergenza o di mantenimento del pubblico servizio. Anche in questi ultimi casi, però, l’azienda o l’ente pubblico devono prevedere tutte le misure affinché l3 lavorator3 siano esposte ad un rischio accettabile. 

Sarà possibile per le aziende, nei giorni e nelle ore di stop, accedere alla cassa integrazione secondo la circolare diffusa dal’INPS.

Per informarti, tutelarti ed esercitare i tuoi diritti, contatta la CGIL ed il Patronato Inca https://incaumbria.it/dove-siamo/sedi-umbria.html