"La prima cosa da sottolineare è la diversità che c'è tra un referendum e una forma di elezione politica ‘normale’, dove chi va a votare delega qualcun altro a rappresentarlo”, mentre col referendum “non delega proprio nessuno: è lui che decide” e questo vuol dire che “se noi raggiungiamo il quorum e vincono i sì, il giorno dopo milioni di persone avranno dei diritti che oggi non hanno”.
Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel suo intervento a Futura 2025 che ha lanciato la campagna referendaria per i 5 referendum della Cgil su diritti del lavoro e di cittadinanza rispetto ai quali gli elettori sono chiamati a votare l’8 e 9 giugno."
Qui l'articolo completo di Collettiva:
https://www.collettiva.it/speciali/referendum-2025/
La partecipazione è un valore e nel corso dei decenni ha permesso a milioni di lavoratrici, lavoratori e cittadini di conquistarsi più diritti, tutele e libertà, votando ai referendum popolari che hanno scandito la storia della Repubblica.
Votare è un diritto,
l'8 e il 9 maggio vota 5 SÌ per avere più diritti!